Parlando con un meccanico esperto di dieselistica (ripara anche mezzi pesanti e agricoli), ho scoperto che ci sono state auto da competizione con motore Diesel. Mi ha detto che perfino una (una Peugeot, se ricordo bene) ha pure vinto un rally. È vero? In quali competizioni possono correre, se possono ancora competere?
Saluti.
L'Audi R10 e successive hanno corso a LeMans e vinto diverse edizioni la Peugeot 908 HDi FAP presente a Le Mans dal 2008 vince l'edizione del 2009.
Per altri campionati non sono informato, altri qui ti risponderanno
Ciao, Snajper. Le macchine diesel sono state da tempo protagoniste nelle gare. La FIAT 131 Mirafiori "iniziò" la sua carriera di auto media da famiglia, con un'impresa corsaiola, preparata da Abarth: https://www.autostories.it/blog/138-fia ... don-sidney
Ciao, Snajper, aggiungo un paio di “underdog”
Seat Ibiza TDI gruppo N preparata per il Campionato Italiano Terra da Seat Sport Italia con Mario Altoè. Ricordo uno shake down organizzato dalla Rubicone Corse a Sogliano al Rubicone. Era febbraio, un freddo cane.
Comunque un tale Jurgen Barth (sic!) arrivò 38esimo al rally di Montecarlo 2000.
Poi la Grande Punto R3D oro metallizzato, motore 1.9 da 180 CV e 38 kgm di coppia, cambio sequenziale 6 marce, ruote da 17”, preparata per il “Trofeo Grande Punto Oro Diesel 2007”
Trovi vari link via google
Rimanendo nel mondo “underdog”, sconfinando nel lato turismo, da ricordare le VW Bora R TDi in Italia (anno 2000) e Belgian Procar (anno 2002) a cui si sono poi aggiunte le Variant a SPA e Zolder nel campionato Belcar nel 2003, si parla di circa 250 CV.
Tornando ai rally: Portogallo, Rali de Mortagua 2008 su asfalto, vinto da Bruno Magalhaes su 207 S2000, vide la Fiat Stilo Diesel di Pedro Leal al 7 posto assoluto. Della Stilo Diesel ho un ricordo del team austriaco HM motorsport che corse con Karim Pichler nel 2002. Trovi info via navigatrìce Heike Feichtinger (in quel periodo navigò anche Franz Wittman su Corolla WRC)
Per chiudere il capitolo Stilo, lo scorso settembre si è tenuto l’Austrian Rallye Legend, una sorta di mini Legend in salsa austriaca, nr. 81 Jan Dolzer con una JTD del 2002 presentata come una werks-cup. Sempre in Austria, nel 2005, cerca Jaitz Markus sempre JTD classe D9.
Per la Stilo utilizzo come base 1:43 un Cararama mentre la Bora Variant richiede un Minichamps
Da vecchietto, custodisco ricordi più antichi della vostra ferraglia moderna!
A Le Mans, 1950, MAP diesel di Veyron, motore 5 litri 4 cilindri, ritirata
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A indianapolis, complice la crisi economica degli anni 30, una serie di vetture motorizzate Cummins (motori navali): 1931
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1934
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Rimanendo nel mondo rally, rigorosamente “underdog”, del quale non mi viene una traduzione in italiano che rispecchi il significato originale, riprendo il San Remo 1980, quello dello sciopero che bloccò le 131 ufficiali, sostituite da auto dei team satellite: Rohrl in Jolly Club, Alen in 4 Rombi, Bettega in River Team ( e si potrebbe scrivere una spy-story su come uscirono dal reparto corse i “materiali” destinati ai team satellite ….e del 131 specifiche asfalto Corsica da 920 kg contro i 980 kg). Comunque, gara dal martedì al venerdì, 50 speciali per 800 km. Si parte da San Remo, giù in Toscana in provincia di Livorno e Siena, poi si sale nell’aretino, Montefeltro, San Marino e ritorno finale a San Remo. Un rally nel rally per le assistenze.
Alla partenza anche il nr.37, una 131 Diesel 4 porte di serie, 72 CV, 1300 kg, guidata da Carlo Cavicchi con il giornalista tedesco Dieter Scharnagl. Auto grigia con strisce tricolori italiane lato pilota e tedesche lato navigatore. Mantenuti i freni a tamburo posteriore, asolato il foro attacco ammortizzatore anteriore per recuperare 2 gradi di camber, molle di serie, ammortizzatori versione tropico usati nelle auto vendute in Nord Africa, 4 Pirelli P6 stradali (cioè 4 pneumatici in totale per quasi 2000 km di gara + 2 scorta nel bagagliaio da usare solo in caso di foratura). Al parco assistenza di San Marino, dopo 21 prove, tra l’incredulo stupore dei presenti, vengono invertite le gomme anteriori con posteriori (le 2 scorta rimangono nel bagagliaio), stesse pastiglie, stessi ammortizzatori. Nonostante l’auto stradale con i soli dispositivi di sicurezza, risulta il 43 tempo assoluto a Ponte dei Passi su 75 concorrenti, 44 a Riparbella, il 47 a Pomarance, il 44 a La Selva.
Si sparge la voce tra i concorrenti “minori” che le P6 stradali facciano miracoli nel fango…….
Giusto per capire il contesto, nessuna prova del percorso, note fotocopiate di Vudafieri e lette dal navigatore tedesco in un misto di inglese ed italiano maccheronico. L’avventura termina alla speciale 26 di Ripa Dell’Alto, una foratura, il crick rapido di origine Abarth che sotto lo sforzo rompe il nottolino di comando, l’unico componente racing dell’auto, impossibilità di sostituzione e conseguente ritiro.
Quindi nel 1980 si gareggiò un rally mondiale molto duro e molto lungo (Rohrl vinse con 10 ore, 22 min di speciali, nulla a che vedere con le attuali WRC), con tanta terra e asfalto difficile, un diesel tra i meno indicato all’uso agonistico, 4 gomme di grande serie, assetto praticamente di serie. Ho un ricordo che anche i sedili fossero di serie, le foto non mostrano l’ingombro di spalle di un sedile anatomico.
Un gigantesco “chapeau” a Carlo Cavicchi e Dieter Scharnagl, e poi anche al 131 Diesel berlina 4 porte.